Con i tagli ai costi della politica, l’abolizione delle province, la riduzione dei senatori da 350 a 100 e la trasformazione del senato in camera delle autonomie, l’obbligo a richiedere l’approvazione delle leggi entro 70 giorni, l’introduzione dei referendum propositivi e l’imposizione a discutere le leggi di iniziativa popolare, “questa riforma” ha spiegato Antonella Forattini “è destinata a incidere nella vita quotidiana dei cittadini, che vogliamo rendere informati e partecipi”.
Il compito assegnato ad ogni circolo dem è quello di costituire almeno un comitato. E i circoli di Mantova e Suzzara sono già pronti. Il gruppo suzzarese ha pianificato in assemblea la costituzione del comitato e l’avvio della campagna per il sì “che faremo partire dopo il referendum del 17 aprile sulle trivellazioni” ha precisato il segretario Massimiliano Artoni. “Anche Mantova avrà sicuramente un comitato” ha annunciato Francesco Rossi segretario cittadino PD “e io ne farò parte, perchè è importante far capire ai cittadini che questa riforma è di tutti e che aiuterà il paese a velocizzare il processo di approvazione e monitoraggio delle leggi”. Favorevole alla costituzione del comitato anche Daniele Benfatti, assessore al bilancio del Comune di Pegognaga.
“Questa è una riforma che punta a dare snellezza e funzionalità alla macchina pubblica” ha commentato Alessia Rotta “e il tema della riduzione dei costi non è centrale, bensì una conseguenza del processo riformatore”. Respinte le accuse di tradire lo spirito dei padri costituenti: “i principi fondamentali della Costituzione non sono stati toccati” ha spiegato Valentina Paris “con la riforma noi ci assumiamo la responsabilità del funzionamento delle istituzioni repubblicane mettendo in equilibrio i poteri legislativo ed esecutivo”.