martedì 8 novembre 2016

Riforma costituzionale, le nostre ragioni per il SI



La Riforma Costituzionale punta a rafforzare e semplificare il Governo del Paese e interviene solo sulla parte seconda della Costituzione, quella che si occupa dell’organizzazione dei poteri pubblici: la parte prima – relativa ai principi fondamentali e al catalogo dei diritti e dei doveri di cittadini e cittadine - non viene toccata.

La riforma si muove su SEI percorsi democratici: qualificazione della rappresentanza, con il Parlamento composto da una Camera eletta a suffragio universale, unica titolata a dare e togliere la fiducia al Governo, e un Senato che rappresenta le istituzioni territoriali; efficacia della decisione, con il superamento del bicameralismo e con l’introduzione del voto a data certa sugli atti del Governo; estensione delle garanzie, con l’introduzione dello Statuto delle opposizioni e l’innalzamento del quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica; rafforzamento degli Istituti per la partecipazione e la democrazia diretta, rendendo obbligatorie le leggi di iniziativa popolare, abbassando il quorum del referendum abrogativo, introducendo i referendum propositivi e d’indirizzo; contenimento dei costi della politica e meno sprechi, con la riduzione drastica del numero dei parlamentari (215 senatori eletti in meno), il controllo dei conti e dei costi delle Regioni e la semplificazione della filiera istituzionale; riorganizzazione della Repubblica, riportando in capo allo Stato le questioni strategiche, rendendo più chiare le competenze regionali, rafforzando il ruolo delle Regioni con il bilancio in pareggio, superando le Province e concentrando l’azione amministrativa nei Comuni.

Dato il valore di tali obiettivi, riteniamo questa riforma utile per il Paese.

C’è un mezzo sicuro per delegittimare le Istituzioni: continuare a parlare di Riforme senza realizzarle.

Il nostro Paese solo adesso sta tentando di uscire da una crisi profonda e ha bisogno di istituzioni più efficienti, all’altezza delle sfide che ci pongono l’economia globalizzata e la stessa Unione europea. C’è bisogno di una governabilità più rapida ed efficace, ed è necessario che rappresentanza e decisione trovino un miglior equilibrio. Anche per questi motivi, sosteniamo la Riforma e voteremo SI. Invitiamo i cittadini che condividono queste necessità a partecipare ai comitati per il SI nei nostri territori.



Sottoscrivono in ordine alfabetico:

Massimiliano Artoni

Roberta Bassoli

Gianni Belluzzi

Beatrice Benaglia

Alessandro Benatti

Daniele Benfatti

Antonella Bernardelli

Matteo Biancardi
Marzia Bottazzi

Marco Carra

Marco Carra

Matteo Colaninno

Paola Cortese

Alberto Costa

Giuseppe De Donno

Luca Fanetti

Nicola Federici

Alfredo Finotti

Umberto Fioravanti

Antonella Forattini

Mara Gazzoni

Graziella Gennai

Guido Gorgaini

Alessandro Guastalli

Kleant Jace

Sara Yahia

Anna Magalini

Giovanni Marocchi

Fabio Marzocchi

Luca Missora

Massimiliano Montagnini

Mario Morelli

Mauro Morselli

Andrea Murari

Ivan Ongari

Mattia Palazzi

Giovanni Pasetti

Sara Piccinelli

Elisabetta Poloni

Assunta Putignano

Leonardo Ramazzina

Mirca Rivera

Francesco Rossi

Adriano Saccani

Claudio Sala

Massimo Salvarani

Stefano Simonazzi

Armando Trazzi

Daniele Trevenzoli

Dina Vignoni

Vincenzo Vinciguerra

Francesca Zaltieri

Fiorenzo Zanella

Ezio Zani

Giacomo Zanni