La Sezione
del Partito Democratico di Bozzolo esprime forte
preoccupazione per la situazione che si va delineando riguardo al
Presidio Ospedaliero Multifunzionale:
“Apprendiamo dalla
stampa locale che sia nel presidio di Viadana che in quello di
Asola saranno introdotte import anti novità. - dichiara la segretaria del
circolo Cinzia Nolli - La Lungodegenza di Viadana è
stata trasformata in “Degenza di continuità”. In buona sostanza l'Azienda
Carlo Poma dà il via al primo P.O.T. in gestione diretta e con le relative
attività correlate. Per quanto riguarda il presidio di Asola, invece,
è iniziato un inter-scambio di professionisti con gli
ospedali di Pieve di Coriano, di Mantova e di Asola al fine
di migliorare le prestazioni chirurgiche. Inoltre, è stato
attivato il nuovo spazio dedicato all’allattamento, introdotto
un nuovo ecografo e altro”.
“Lontano da ogni
spirito campanilistico – prosegue la Nolli - vogliamo precisare che ogni miglioramento
nel servizio sanitario offerto ai cittadini rappresenta una buona notizia.
Tuttavia, non possiamo non notare che il presidio
di Bozzolo è stato dimenticato, eccetto dell’introduzione a
novembre di un nuovo esoscheletro per le gravi patologie neurologiche, frutto
di un finanziamento pubblico-privato. Ci chiediamo, allora, come mai il
P.O.T. di Bozzolo, che avrebbe dovuto essere il primo a partire, sia ancora
allo stallo, nonostante il finanziamento di 1.874.000 euro annunciato
dall’assessore regionale Gallera nel maggio 2017 ed erogato da
mesi”.
“Nonostante la
Regione abbia dichiarato di puntare molto sul progetto di Bozzolo, continuano
ad arrivare segnali preoccupanti, come la notizia della prossima chiusura
della radiologia (che avrebbe dovuto supportare la diagnostica del
nuovo P.O.T. da 20 posti letto), o come il fatto che il nuovo apparecchio
per misurare la densità ossea M.O.C(promesso un anno fa per compensare
iltrasferimento del mammografo) non sia ancora arrivato”.
“Non crediamo possano esserci
presidi sanitari di serie A e di serie B, così come non possono esserci cittadini
di serie A e di serie B. Risulta, quindi, incomprensibile come
il presidio di Viadana, di cui non si era mai parlato, sia stato già
concretizzato nella sostanza,
mentre quello di Bozzolo, per cui esistono progetto e finanziamenti, sia ancora
fermo. Chiediamo che vengano date al più presto risposte ai
cittadini. Non possiamo consentire che la riforma sanitaria lombarda si
trasformi in un esempio di diseguaglianza e inefficienza per gli abitanti del
nostro territorio”.
Alla preoccupazione
dei democratici di Bozzolo si aggiunge la solidarietà della Segreteria
Provinciale del Partito Democratico: “Questa situazione dimostra
quanto sia stata fallimentare la Riforma Maroni - afferma la
Segretaria Provinciale Antonella Forattini – una
riforma di sole promesse mai mantenute”.