giovedì 4 gennaio 2018

PREOCCUPAZIONE PER IL POT DI BOZZOLO



La Sezione del Partito Democratico di Bozzolo esprime forte preoccupazione per la situazione che si va delineando riguardo al Presidio Ospedaliero Multifunzionale:

“Apprendiamo dalla stampa locale che sia nel presidio di Viadana che in quello di Asola saranno introdotte importanti novità. - dichiara la segretaria del circolo Cinzia Nolli - La Lungodegenza di Viadana è stata trasformata in “Degenza di continuità”. In buona sostanza l'Azienda Carlo Poma dà il via al primo P.O.T. in gestione diretta e con le relative attività correlate. Per quanto riguarda il presidio di Asola, invece, è iniziato un inter-scambio di professionisti con gli ospedali di Pieve di Coriano, di Mantova e di Asola al fine di migliorare le prestazioni chirurgiche. Inoltre, è stato attivato il nuovo spazio dedicato all’allattamento, introdotto un nuovo ecografo e altro”. 

“Lontano da ogni spirito campanilistico – prosegue la Nolli - vogliamo precisare che ogni miglioramento nel servizio sanitario offerto ai cittadini rappresenta una buona notizia. Tuttavia, non possiamo non notare che il presidio di Bozzolo è stato dimenticato, eccetto dell’introduzione a novembre di un nuovo esoscheletro per le gravi patologie neurologiche, frutto di un finanziamento pubblico-privato. Ci chiediamo, allora, come mai il P.O.T. di Bozzolo, che avrebbe dovuto essere il primo a partire, sia ancora allo stallo, nonostante il finanziamento di 1.874.000 euro annunciato dall’assessore regionale Gallera nel maggio 2017 ed erogato da mesi”. 

“Nonostante la Regione abbia dichiarato di puntare molto sul progetto di Bozzolo, continuano ad arrivare segnali preoccupanti, come la notizia della prossima chiusura della radiologia (che avrebbe dovuto supportare la diagnostica del nuovo P.O.T. da 20 posti letto), o come il fatto che il nuovo apparecchio per misurare la densità ossea M.O.C(promesso un anno fa per compensare iltrasferimento del mammografo) non sia ancora arrivato”.

Non crediamo possano esserci presidi sanitari di serie A e di serie B, così come non possono esserci cittadini di serie A e di serie B. Risulta, quindi, incomprensibile come il presidio di Viadana, di cui non si era mai parlato, sia stato già concretizzato nella sostanza, mentre quello di Bozzolo, per cui esistono progetto e finanziamenti, sia ancora fermo. Chiediamo che vengano date al più presto risposte ai cittadini. Non possiamo consentire che la riforma sanitaria lombarda si trasformi in un esempio di diseguaglianza e inefficienza per gli abitanti del nostro territorio”. 

Alla preoccupazione dei democratici di Bozzolo si aggiunge la solidarietà della Segreteria Provinciale del Partito Democratico: “Questa situazione dimostra quanto sia stata fallimentare la Riforma Maroni - afferma la Segretaria Provinciale Antonella Forattini – una riforma di sole promesse mai mantenute”.