Intervento del Segretario provinciale PD Massimiliano Fontana
L’intervista rilasciata dall’assessore regionale Cattaneo è del tutto deludente rispetto alle innumerevoli criticità e disservizi che si registrano da anni sulla linea Mantova-Milano, poiché essa non indica proposte concrete di soluzione definitiva. E di questo c’è bisogno, visto che la quotidianità dei pendolari mantovani diretti verso Milano è fatta di ritardi e cancellazioni delle corse, guasti improvvisi ai motori, carrozze gelate d’inverno e bollenti d’estate, e anche mancanza di igiene. Disagi che negli ultimi giorni si sono ulteriormente acuiti a causa del maltempo. Che la situazione sia in continuo peggioramento lo si evince anche dai dati forniti nei giorni scorsi dalla Regione stessa, i quali evidenziano la pessima performance dei treni lombardi. Infatti, i dati relativi al novembre 2011 certificano che sono ben 19 le linee, sul totale di 26, che non rispettano i parametri di affidabilità, e tra queste figura la Mantova-Milano. Una situazione molto critica che è ulteriormente peggiorata rispetto al 2010, quando le linee che non raggiungevano la ‘sufficienza’ erano 15, quattro in meno rispetto ad oggi. Il mancato raggiungimento del parametro minimo è quello che fa poi scattare il diritto, da parte dei pendolari, ad ottenere il rimborso del 20 % sull’abbonamento. A maggior ragione quindi, tenendo conto dei disagi che si sono moltiplicati per effetto del maltempo e come richiesto da parte dei consiglieri regionali del PD, sarebbero opportuno andare incontro agli utenti garantendo, ad esempio, a tutti i pendolari lombardi, l’abbonamento gratuito per il mese di marzo o riconoscere un bonus straordinario. Sarebbe una risposta concreta ai disagi patiti nei giorni scorsi.
Con riferimento alla inadeguatezza del materiale rotabile, la decisione di sostituire il Vivalto è, a mio giudizio, tardiva. Ma soprattutto, l’aspettativa rispetto a questo problema era che i convogli inadeguati fossero sostituiti con altri nuovi, e non con materiale vecchio di vent’anni. Cattaneo dichiara che l’età media dei treni, grazie a lui, è scesa a 21 anni e nel 2015 sarà di 15; quindi è ben consapevole di destinare a Mantova dei convogli vecchi, mentre altrove arriveranno treni nuovi. E’ una scelta inadeguata che critichiamo poiché non corrispondete ai diritto alla mobilità dei cittadini mantovani. Infine, è da evidenziare che non sono più rinviabili gli interventi più volte sollecitati, riferiti ai nodi infrastrutturali della linea Mantova-Milano. Linea che è a binario unico e che necessita di un ammodernamento per la velocizzazione dei convogli e con la soppressione degli innumerevoli passaggi a livello disseminati lungo la tratta, la cui presenza aumenta notevolmente le criticità del servizio.
Massimiliano Fontana Segretario PD Mantova
Pubblicato sulla Gazzetta di Mantova domenica 19 febbraio 2012