L’intervista rilasciata dall’assessore regionale Cattaneo è del tutto deludente rispetto alle innumerevoli criticità e disservizi che si registrano da anni sulla linea Mantova-Milano, poiché essa non indica proposte concrete di soluzione definitiva. E di questo c’è bisogno, visto che la quotidianità dei pendolari mantovani diretti verso Milano è fatta di ritardi e cancellazioni delle corse, guasti improvvisi ai motori, carrozze gelate d’inverno e bollenti d’estate, e anche mancanza di igiene. Disagi che negli ultimi giorni si sono ulteriormente acuiti a causa del maltempo. Che la situazione sia in continuo peggioramento lo si evince anche dai dati forniti nei giorni scorsi dalla Regione stessa, i quali evidenziano la pessima performance dei treni lombardi. Infatti, i dati relativi al novembre 2011 certificano che sono ben 19 le linee, sul totale di 26, che non rispettano i parametri di affidabilità, e tra queste figura la Mantova-Milano. Una situazione molto critica che è ulteriormente peggiorata rispetto al 2010, quando le linee che non raggiungevano la ‘sufficienza’ erano 15, quattro in meno rispetto ad oggi. Il mancato raggiungimento del parametro minimo è quello che fa poi scattare il diritto, da parte dei pendolari, ad ottenere il rimborso del 20 % sull’abbonamento. A maggior ragione quindi, tenendo conto dei disagi che si sono moltiplicati per effetto del maltempo e come richiesto da parte dei consiglieri regionali del PD, sarebbero opportuno andare incontro agli utenti garantendo, ad esempio, a tutti i pendolari lombardi, l’abbonamento gratuito per il mese di marzo o riconoscere un bonus straordinario. Sarebbe una risposta concreta ai disagi patiti nei giorni scorsi.
Con riferimento alla inadeguatezza del materiale rotabile, la decisione di sostituire il Vivalto è, a mio giudizio, tardiva. Ma soprattutto, l’aspettativa rispetto a questo problema era che i convogli inadeguati fossero sostituiti con altri nuovi, e non con materiale vecchio di vent’anni. Cattaneo dichiara che l’età media dei treni, grazie a lui, è scesa a 21 anni e nel 2015 sarà di 15; quindi è ben consapevole di destinare a Mantova dei convogli vecchi, mentre altrove arriveranno treni nuovi. E’ una scelta inadeguata che critichiamo poiché non corrispondete ai diritto alla mobilità dei cittadini mantovani. Infine, è da evidenziare che non sono più rinviabili gli interventi più volte sollecitati, riferiti ai nodi infrastrutturali della linea Mantova-Milano. Linea che è a binario unico e che necessita di un ammodernamento per la velocizzazione dei convogli e con la soppressione degli innumerevoli passaggi a livello disseminati lungo la tratta, la cui presenza aumenta notevolmente le criticità del servizio.
Massimiliano Fontana Segretario PD Mantova
Pubblicato sulla Gazzetta di Mantova domenica 19 febbraio 2012
Pubblicato sulla Gazzetta di Mantova domenica 19 febbraio 2012