giovedì 9 febbraio 2012

FONTANA, VIOLENZA ALLE DONNE, UNA BATTAGLIA CHE DEVE CONTINUARE

Intervento del Segretario provinciale Massimiliano Fontana. 
Siamo totalmente solidali e concordi con l’Associazione Telefono Rosa di Mantova in merito alle considerazioni espresse sulla sentenza della Corte di Cassazione, che ha di recente stabilito che gli autori di uno stupro di gruppo - uno dei delitti più ripugnanti e dalle conseguenze devastanti per la vittima – possano non essere condannati al carcere in attesa del processo. Una interpretazione sulla quale vogliamo esprimere anche la nostra forte inquietudine e preoccupazione per i riflessi sociali e culturali che essa comporta. 
Sappiamo bene che nel nostro Paese è ancora fortemente radicato un retaggio culturale che rende purtroppo difficile comprendere fino in fondo la gravità del fenomeno della violenza sulle donne e che spesso induce a cercare giustificazioni nel comportamento della vittima. In un recente incontro con le ministre della Giustizia, degli Interni e delle Pari Opportunità, il PD ha riproposto la necessità di promuovere un piano dì’azione contro la violenza che sia fondato prima di tutto sulla prevenzione, cioè sull’educazione al rispetto, perché l’arretramento nei diritti e la regressione culturale che sono innegabilmente in atto ci fanno capire che il rispetto va insegnato come valore del convivere civile e come diritto universale di tutti. 

Per questo consideriamo pericoloso il messaggio implicito di questa sentenza della Cassazione, che rischia di far apparire meno grave il reato dello stupro di gruppo, e che certamente renderà più deboli e indifese le vittime, che già sono spesso sfiduciate e demotivate rispetto alla decisione di denunciare le violenze subite. A questo si aggiunga poi il rischio che le vittime possano essere minacciate e ancora violentate dagli stessi stupratori. Nel periodo che intercorre fra la denuncia e il processo, le donne subiscono pressioni e minacce e spesso sono costrette a nascondersi.Come riportano quotidianamente le cronache dei giornali, le donne sono ogni giorno vittime di uccisioni e violenze. Sei donne su dieci in tutto il mondo, hanno subito aggressione sessuale nel corso della loro vita.Il PD ha chiesto al Governo di firmare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica. Convenzione già firmata dai principali Paesi europei (tra cui Francia, Germania, Spagna), che rappresenta il primo strumento giuridico internazionale per proteggere le donne da qualsiasi forma di violenza, grazie a misure di prevenzione, di tutela in sede giudiziaria,  sostegno alle vittime. E’ indispensabile che la politica offra risposte adeguate alla necessità di giustizia a cui tutte le vittime di violenza sessuale hanno diritto. E’ il minimo “risarcimento” che una società civile possa offrire a chi è costretto a convivere per la vita con quella lacerazione dell’anima che una violenza sessuale causa, indelebilmente, in chi la subisce.
Pubblicata dalla Gazzetta di Mantova il 9-2-2012