lunedì 4 luglio 2011

CONTRIBUTO DI VANNI MARCHETTI, RESPONSABILE ENTI LOCALI

Vanni Marchetti
 Vorrei dare un contributo al dibattito di questi giorni sul Partito Democratico mantovano avendo contribuito direttamente, da un anno a questa parte, alla definizione e all’affermazione della linea politico-strategica del partito e avendo partecipato con il segretario provinciale alle trattative per la definizione della squadra di governo della Provincia. 
 Le due cose, linea politico-strategica e squadra di governo, non sono disgiunte: in mezzo sta la straordinaria vittoria di Alessandro Pastacci e delle forze politiche e civiche che oggi costituiscono il nuovo centrosinistra mantovano. Al loro fianco il tema della prospettiva del PD.
Penso che, guardando nell’insieme linea politico-strategica, squadra di governo e prospettiva del PD, condite dal risultato elettorale, non si possa
affermare vi sia stato un errore strategico nell’azione del Partito Democratico. Lo trovo un giudizio ingiusto e per certi versi anche un po’ depressivo, che il gruppo dirigente diffuso e i nostri elettori a mio avviso non meritano.

Dopo la sconfitta del 2010 il Partito Democratico ha scelto di intraprendere un nuovo percorso politico: aperto, dialogante, pragmatico sui problemi reali, mai ideologico, rispettoso dei partiti e delle forze civiche della coalizione, capace di superare pulsioni autoreferenziali, di fare una sintesi e quindi una proposta politica unitaria, più alta dei singoli cartelli congressuali e culture politiche che lo abitano. Questa nostra strategia ha contribuito grandemente a far vincere Alessandro Pastacci e il centrosinistra eleggendo in Consiglio Provinciale 10 consiglieri sui 14 di maggioranza, 4 assessori, il vicepresidente e il Presidente del Consiglio provinciale.
Cos’è allora che determina gli odierni malumori interni? Oltre alle giuste aspettative, che per evidenti motivi non potevano essere tutte corrisposte, è vero a mio avviso che nella fase di definizione della squadra di governo il Partito ha rischiato di subire il ritorno dei cartelli congressuali, con il pericolo quindi di fare alcuni passi indietro. Ecco perché anch’io leggo con favore lo spirito con cui alcuni circoli propongono il superamento degli attuali cartelli correntizi. La questione che abbiamo di fronte però è ancora più seria e profonda: si tratta di consolidare e dare nuovo slancio alla linea politica che ci ha portato a vincere le elezioni provinciali. Poiché è dentro quella prospettiva che si trovano anche le risposte alle sollecitazioni dei Circoli. Si tratta quindi di andare avanti, non di tornare indietro. E in questa dinamica, di guardare alle amministrative 2012 e all’impegno per un contributo serio ed efficace all’azione di governo della Provincia.
E credo sia necessario farlo con il contributo di tutti. Attraverso il Congresso? Forse, ma non inevitabilmente. Se gli obiettivi saranno condivisi sapremo utilizzare gli strumenti più idonei per raggiungerli. Auguri di buon lavoro ad Alessandro Pastacci, alla sua giunta ed ai nuovi consiglieri provinciali.
Vanni Marchetti
Responsabile provinciale Enti Locali del Partito Democratico