domenica 25 settembre 2011

LE SCELTE DEL GOVERNO PARALIZZANO LA LOMBARDIA

COMUNICATO STAMPA
Ad un giorno dalla approvazione della Manovra finanziaria alla Camera dei Deputati, già si evidenziano gli effetti drammatici che le scelte politiche del governo scaricano sui cittadini. Il tagli ai fondi per il trasporto pubblico locale, da noi ripetutamente contestati, se confermati costringeranno la Regione Lombardia a tagliare un treno su due e a raddoppiare il costo dei biglietti. Cioè, ad azzerare la mobilità in Lombardia: infatti parliamo di 1000 corse al giorno. Il problema investe migliaia di persone che utilizzano il trasporto pubblico per il lavoro e per lo studio. Sarà una totale paralisi, e della Lombardia “Motore d’Europa” resterà solo la carrozzeria.
A Mantova sono oltre 25.000 gli utenti che quotidianamente utilizzano i treni regionali e gli autobus del trasporto pubblico sulla rete provinciale. A causa di questi tagli, sia ben chiaro, i nostri enti locali (Provincia e Comuni) non saranno in grado di garantire il servizio di trasporto.
Una volta tanto, le nostre preoccupazioni sono condivise anche dalla giunta regionale: tale possibile scenario apocalittico è quello descritto dall’assessore regionale ai trasporti, mentre il presidente regionale Formigoni dichiara che, se il governo non cambia la manovra, “andrà tutto a rotoli”. Benvenuto nel coro di proteste contro questo governo che tanti danni sta causando al Paese.
Noi Democratici da parecchio tempo denunciamo le scelte sbagliate del governo Berlusconi. Noi invitavamo il governo ad affrontare la crisi economica quando ancora il governo la negava. Ora che è costretto dall’Europa a mettere i conti a posto potrebbe cercare i soldi, per esempio, con un efficiente piano anti-evasione fiscale, un'imposta sui capitali esportati illegalmente e condonati con lo scudo fiscale, un’imposta sui grandi valori immobiliari. Invece va di nuovo a colpire i cittadini “comuni”, quelli che si spostano con il treno e la corriera, e non con lo yacht o l’aereo privato; quelli che si curano negli ospedali pubblici, non nelle cliniche o nelle ‘ville’ private. Berlusconi ha detto alcuni giorni fa che la manovra è “equa", che "esenta dai sacrifici le fasce sociali più deboli, che con essa il governo ha salvato "i risparmi dei cittadini e ha salvato l'Italia". Ecco, noi vorremmo che queste sue affermazioni le venisse a spiegare direttamente alle migliaia di cittadini lombardi appiedati e anche ai 1500 lavoratori in esubero già previsti dall’azienda ferroviaria Trenord.
Massimiliano Fontana
Segretario provinciale PD