E' iniziato il secondo tempo del teatrino della politica in salsa leghista. Da Roma a Mantova il passo e' stato breve ma questa volta bisogna esser seri. E proprio perché' i problemi sono seri non é più' tempo di boutade propagandistiche. Ci ricordiamo bene quando la Lega annunciò all’inizio del 2009 che dal ministero per le attività produttive stavano arrivando a Mantova più di 20 milioni di euro, che nell’accordo con gli enti locali diventarono 72 sulla carta, e invece poi arrivarono solo le briciole che il Governo riuscì a racimolare (13 milioni rimasti dallo stanziamento previsto nell’accordo del 2007). Il ‘basta’ alla demagogia lo ha già detto il 57% dei mantovani nemmeno cinque mesi fa.
L'esperta di alleanze col Pdl e' proprio la Lega, e allora se proprio si vuol essere coerenti, agiscano nei confronti del Comune e del sindaco che hanno sostenuto e che oggi definiscono un dilettante. Sul polo industriale per noi le priorità spettano alla tutela della salute dei cittadini, alla vigilanza sul rispetto degli obblighi ambientali da parte dell’azienda, al risanamento dell’area su cui ci battiamo da anni, passando per la qualità, innovazione e messa in sicurezza dei processi industriali, che deve sempre garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. La città aspetta da tempo e nessuno può dimenticare questo. Adesso vogliamo capire quali proposte si intendono formalizzare da parte di Eni e le vogliamo valutare in quest'ottica e con questo metodo, perché attendiamo risposte proprio su questi versanti.
Massimiliano FontanaSegretario provinciale PD
