FESTA DEMOCRATICA PROVINCIALE Alla Festa Democratica Provinciale in corso a Suzzara, giovedì 4 agosto si è svolto il dibattito sul tema “Lombardia motore d’Europa?”. Ne hanno parlato Maurizio Martina, segretario regionale PD Lombardia, e Carlo Maccari, esponente del PdL mantovano, assessore nella giunta regionale della Lombardia, intervistati da Valentina Bigi, giornalista di Mantova TV. Il segretario Martina ha aperto il suo intervento con un saluto al PD di Mantova e un ringraziamento ai volontari che lavorano alla festa. " Alla luce della crisi globale, che impatta molto sul territori italiano ha detto il segretario Martina - le ricardute delle scelte del governo sono pesantissime, frutto di una politica miope che scarica una parte consistente del debito pubblico dello Stato sugli enti locali, costringendoli a fare quelle scelte rispetto alle quali manca il coraggio.
"Infatti - ha proseguito Martina - questo governo chiede sacrifici alla gente ma i ministeri non sono stati toccati. Faccio notare che le spese per il sistema del governo centrale anziché essersi ridotte sono aumentate con questo governo. C’è una responsabilità politica che sta tutta in capo alla maggioranza di governo, che è la stessa che governa anche la Lombardia. La nostra economia regge grazie alla nostra grande capacità di esportare, ma il confronto con altre regioni europee resta problematico su altri settori, ad esempio il mercato del lavoro. Il ridimensionamento della spesa per il welfare sposta il recupero del deficit direttamente nelle tasche dei cittadini, come fa ad esempio il supertocket, la cui rimodulazione regionale addirittura lo peggiora. Questi provvedimenti sono di un’iniquità per noi inaccettabile. Questo governo non ha avuto il coraggio di fare le scelte fondamentali per il nostro Paese. Ora è necessaria una autoriforma della politica, che ne riduca i costi, proprio per dare forza alla politica contro l’antipolitica, che non porta mai nulla di buono. Riorganizziamo il sistema: questa è la nostra sfida adesso. Passiamo all’azione, perché se ne parla ormai da troppo tempo. La lombardia continuerà ad essere una grande regione europea ma non crediamo di continuare a reggere la concorrenza chiudendoci in noi stessi come vorrebbe la Lega, il problma non è tirare su dei muri ma semmai cogliere la sfida e aprire fronti nuovi. La Lombardia non ha più una leadership forte, Formigoni non ha più la forza che aveva in passato, ormai ha fatto e ha detto quel che doveva ma purtroppo il suo futuro politico non è marginale rispetto al futuro della Lombardia perché il segno complessivo è sicuramente sottotono. La giunta regionale produce pochissimo e il consiglio regionale non ha la struttura forte e robusta che dovrebbe avere la terza aula legislativa del Paese.