martedì 13 settembre 2011

ABOLIRE LE PROVINCE: DANNO ENORME, RISPARMIO ESIGUO

 MANTOVA.
Martedì 13 settembre si è svolta una conferenza stampa presso la Federazione Provinciale PD dedicata alla soppressione delle Province annunciata dal Governo nell’ambito della Manovra Finanziaria in corso di approvazione. Ha aperto e chiuso l’incontro con la stampa la vice presidente della Provincia di Mantova Giovanna Martelli. “Noi continueremo il lavoro, che abbiamo iniziato con la legislatura, di sostegno, coordinamento e valorizzazione delle risorse del territorio, al di là del disegno di legge approvato dal governo. Il rischio, con l’abolizione delle Province, è quello della perdita di identità che potrebbe far seguito alla sparizione dei confini territoriali. Quindi parlare di riforme delle autonomie locali è importante, ma che senso ha abolire le Province se non si sa cosa viene ‘dopo’’? La nostra linea è sempre quella della ‘costruzione’, contro i tagli lineari bisogna approfondire e lavorando in condivisione”.
Sono poi intervenuti gli assessori Dall’Aglio e Zaltieri e il capogruppo Negrini.
Massimo Dall’Aglio: “La funzione territoriale ha senso inserita nel progetto federalista. Non ha senso invece cancellare gli enti territoriali con queste modalità, e se l’obiettivo è risparmiare è giusto sapere che le Province rappresentano l’1,5% della spesa pubblica complessiva del Paese. I dati sono i seguenti: Amministrazione Centrale 182 miliardi; Previdenza 298 miliardi; interessi sul debito 72 miliardi; Regioni 170 miliardi (di cui 114 per la Sanità); Comuni 73 miliardi. Le Province pesano appena 12 miliardi di euro sul totale di 807 miliardi”. Francesca Zaltieri: Stiamo facendo un grande lavoro di coordinamento e di condivisione delle competenze su vari temi. E’ importante ragionare per territori, secondo le specificità e le risorse di ciascuno. Ad esempio nel settore scuola, ma non solo, facciamo un lavoro di conoscenza delle realtà locali, di condivisione e di interlocuzione che è fondamentale ed è garanzia di qualità delle scelte. Un lavoro prezioso che viene sacrificato per un risparmio che è molto limitato nel contesto del bilancio nazionale. Parliamo pure di riforme delle autonomie locali, ma non confondiamo il taglio di sprechi della pubblica amministrazione con i tagli alla democrazia”. Francesco Negrini. Non abbiamo pregiudiziali, ma non si può liquidare l’abolizione delle Province in una riga senza dire cosa succederà dopo, cioè “chi” farà ‘che cosa’. Il discorso va inserito in un discorso di riorganizzazione dello Stato. Poi, c’è un punto su cui non cederemo di centimetro, ed è il controllo democratico dei cittadini nella gestione della Cosa Pubblica. Parlare solo dell’aspetto ‘costi’ non è possibile. oltretutto, il risparmio ottenuto sono davvero briciole, perché le strutture e il personale ovviamente rimangono.