LETTERA INVIATA ALLA GAZZETTA
Gentile Direttore,
all’indomani del duplice omicidio di due ambulanti senegalesi a Firenze da parte di un simpatizzante dell’organizzazione Casa Pound, e dopo gli arresti a Roma di vari componenti dell’organizzazione Militia, che progettava attentati contro la comunità ebraica e non solo, dobbiamo aprire gli occhi e imporci una profonda riflessione. E’ in atto una evidente recrudescenza fascista, con gruppi e movimenti di estrema destra che alimentano l’odio razziale? Persone che intessono reti di contatti nazionali e internazionali per diffondere la propria ‘dottrina’, con i risultati talvolta tragici di cui ci informano le cronache? Berlusconi ha più volte citato Mussolini come ‘esempio’.
E la Lega non si è mai fatta scrupolo di fomentare il razzismo pur di raccogliere consensi, alimentando la paura e rovesciando valanghe d’odio contro gli immigrati. Una regressione culturale e civile di fronte alla quale troppi hanno preferito chiudere gli occhi. Ora è giunto il momento di dire “basta”. Noi pensiamo che il razzismo e la violenza siano diventati un pericolo reale e che la deriva violenta che sta attraversando il nostro Paese debba essere fermata prima che sia troppo tardi. Ci aspettano tempi duri: non possiamo permettere che le dottrine dell’odio trovino terreno fertile nelle difficoltà che i cittadini dovranno affrontare. Tutti dobbiamo impegnarci per vigilare e reprimere i comportamenti pericolosi, per la salvaguardia della convivenza civile. Significa non chiudere più gli occhi e pretendere sempre, in ogni situazione, il rispetto di ciascun essere umano, qualunque sia il colore della pelle, la nazionalità, la fede religiosa o la scelta di vita personale.
E la Lega non si è mai fatta scrupolo di fomentare il razzismo pur di raccogliere consensi, alimentando la paura e rovesciando valanghe d’odio contro gli immigrati. Una regressione culturale e civile di fronte alla quale troppi hanno preferito chiudere gli occhi. Ora è giunto il momento di dire “basta”. Noi pensiamo che il razzismo e la violenza siano diventati un pericolo reale e che la deriva violenta che sta attraversando il nostro Paese debba essere fermata prima che sia troppo tardi. Ci aspettano tempi duri: non possiamo permettere che le dottrine dell’odio trovino terreno fertile nelle difficoltà che i cittadini dovranno affrontare. Tutti dobbiamo impegnarci per vigilare e reprimere i comportamenti pericolosi, per la salvaguardia della convivenza civile. Significa non chiudere più gli occhi e pretendere sempre, in ogni situazione, il rispetto di ciascun essere umano, qualunque sia il colore della pelle, la nazionalità, la fede religiosa o la scelta di vita personale.
