PERCHE' ABBIAMO APPOGGIATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO (e non ne siamo pentiti) -Intervento del Segretario del Circolo PD di Rodigo Enrico Ambrosini.
Spesso le belle parole nascondono i più orrendi misfatti e certamente nell’ultimo Consiglio Comunale tenutosi a Rodigo dell’ultimo 13 agosto di belle ed altisonanti parole ne abbiamo sentite parecchie. Quello però che realmente è successo è che l’attuale maggioranza ha superato lo scoglio della sfiducia aprendosi alla discussione di alcuni punti ed impegnandosi verso un’ipotetica verifica (verifica, si badi bene, non scadenza). Tale apertura ha rotto il fronte dell’opposizione e la mozione, purtroppo, non è riuscita a passare causa l’astensione di un consigliere. La lista Rodigo Cambia, quindi, pur ammettendo pubblicamente il proprio fallimento sopravvive a se stessa e continua ad amministrare il nostro comune. Spesso nell’aula consiliare sono rimbalzate parole come il rispetto della volontà dei cittadini ma è chiaro che l’interpretazione di questo concetto è radicalmente diversa. Per noi, Circolo del Partito Democratico di Rodigo, significa senza mezzi termini il ritorno al voto; per altri è sufficiente vedere un’assemblea un po’ affollata per concludere di avere già capito il pensiero di tutti. Ci chiediamo infatti come si possa ritenere di avere ancora il consenso della maggioranza dei cittadini Rodighesi quando le persone fuoriuscite dalla coalizione avevano a suo tempo raccolto 489 su 947 preferenze espresse e, come forza politica, ottenuto 790 voti su un totale di 1689 (il raffronto è ovviamente con le contestuali elezioni europee). Dato che non crediamo di leggere nel pensiero delle persone riteniamo più umilmente che a fronte di divisioni così radicali ed importanti ogni alchimia politica non abbia senso; nel nome di quella semplicità e trasparenza più volte citata da tutti, l’unica verifica possibile è quella elettorale.
Da quando è iniziata questa crisi (ormai 3 mesi or sono) abbiamo sempre sostenuto il fallimento del progetto "Rodigo Cambia" e, senza prendere le parti di nessuno dei due contendenti, abbiamo sempre ribadito la necessità di portare alle dimissioni questa amministrazione. Continuiamo anche oggi a pensare che il mandato amministrativo si debba concludere per difetto di legittimità e che un eventuale coinvolgimento giudiziario del vicesindaco non assolve l'attuale amministrazione dal suo tracollo politico nè ne autorizza la prosecuzione del mandato.
Concludiamo con un commento sui due articoli apparsi nella giornata del 17/08 su questo giornale. Il primo, di Valter Bissoli, ribadisce il soccorso a tempo in vista delle elezioni amministrative anticipate alla primavera 2013, il secondo, di Luigi Zappavigna, in un politichese di circostanza continua ad affermare che di mandato a termine non se ne parla ma al massimo di verifica. E’ chiaro che tra i due scenari vogliamo sperare che si realizzi quello evocato da Bissoli ma non possiamo notare come ognuna delle due parti che hanno trovato l’accordo nell’ultimo Consiglio Comunale continuino a ripetere la propria verità. A Valter, però, che in questo frangente si è assunto un’immensa responsabilità, sentiamo di dire che quello che intende fare presuppone che il Consiglio Comunale mantenga i medesimi equilibri di oggi. Ci sembra, visti i tempi, le situazioni personali di alcuni consiglieri e quanto appena esposto, una scommessa molto azzardata che noi non ci siamo sentiti di sottoscrivere.