domenica 29 gennaio 2012

FELONICA, L'IMPIANTO A BIOMASSE ARRIVA IN REGIONE

Il consigliere regionale mantovano Giovanni Pavesi chiede alla Giunta di accelerare sulle linee guida regionali per le rinnovabili
Nella provincia di Mantova sono presenti 1935 impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile dei quali: 50 a biogas, 1.880 fotovoltaici, 3 a biomasse e 2 alimentati ad oli vegetali. 1.995 impianti sufficienti a produrre abbastanza energia rinnovabile da coprire il fabbisogno dell'intero territorio provinciale. Ma in mancanza di un regolamento che definisca i criteri localizzativi escludenti, le domande di autorizzazione rischiano di aumentare ulteriormente e non rispondere più a quei principi di sostenibilità su cui si basano le normative comunitarie, nazionali e regionali. Tutto questo è possibile perché c'è un ritardo di Regione Lombardia nell'approvazione delle Linee guida regionali che dovevano essere in vigore già dai primi mesi del 2011 e che ancora oggi latitano. Così Giovanni Pavesi, ha depositato in settimana un'interrogazione a risposta scritta, indirizzata all'assessore all'Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, per chiedere al più presto la loro emanazione e, nel frattempo, una sospensione temporanea cautelativa. 
"Secondo quanto previsto dal decreto - spiega Pavesi - dopo 90 giorni dall'emanazione delle linee guida nazionali la Regione era tenuta ad emanare proprie linee guida in cui fossero stati indicati i vincoli sul numero, sulla tipologia e sulla quantità degli impianti da insediare. E' passato più di anno da allora ed ancora tutto tace. Al momento attuale a Mantova viviamo in una situazione di stallo in cui la mancanza di criteri esclusivi, soprattutto di salvaguardia ambientale, porta a ritenere idonee la quasi totalità delle domande". Attraverso l'interrogazione, il consigliere del PD si spinge anche oltre nel tentativo di salvaguardare il futuro del territorio e dell'ambiente mantovano. "Oltre alla richiesta di una pronta deliberazione delle linee guida e il fermo cautelativo, - dice - ho anche chiesto se, in via subordinata, non ritenga utile che i Comuni possano emettere ordinanze sempre a salvaguardia dell'interesse della collettività. Mi sembra un atto dovuto soprattutto nei confronti dei cittadini e dei comuni mantovani che hanno il diritto ad un tutela della propria salute e dell'ambiente in cui vivono".